Principi attivi a elevata potenza, boom nel 2026

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C’è un mercato destinato a crescere rapidamente nel giro di pochi anni: è quello dei principi attivi a elevata potenza (HPAPI). Secondo un rapporto dell’agenzia di business intelligence Reportlinker, questo mercato dovrebbe raggiungere i 34,04 miliardi di dollari nel 2026, con un CAGR dell’8,5%.

I principi attivi a elevata potenza sono sostanze che, a dosi molto basse, provocano una forte risposta biologica.

L’aumento del numero di casi di cancro e l’incremento delle vendite di farmaci antitumorali stanno contribuendo alla crescita del mercato degli HPAPI.

Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità, si prevede entro il 2040 un aumento del carico oncologico a livello globale di 29,5 milioni di nuovi casi, con 16,4 milioni di decessi.

Il rapporto di Reportlinker evidenzia come le aziende si stiano concentrando su aspetti strategici in chiave di business, come l’espansione degli impianti di produzione, e su fusioni e acquisizioni per mantenere le propria quote di mercato.

Tra i principali attori in questo segmento della produzione farmaceutica Reportlinker cita AbbVie, AstraZeneca, Eli Lily, Boehringer Ingelheim, Bristol-Myers Squibb, Bayer, GlaxoSmithKline, Hospira, Lonza, MSD, Mylan, Sanofi, Novartis AG, Pfizer, Sigma Aldrich Corporation,Teva Pharmaceutical.

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